Rosolino

mamma i tuoi occhi addolorati pieni di pianto ho ancora davanti dietro a te la figlia più grande i capelli in disordine ti ricompone io canta la lettiga lo sguardo le mie dita scivolano dal capo giù sino al collo ancora caldo lui sembra dormire un po’ cubo il viso disteso e braccia appoggiato gli accarezzo la barba ancora lo guardo mamma per sempre ci ha lasciato scivolo sul suo corpo con lo sguardo tu mormorii qualche parola e piangi quasi in silenzio dolorando la sua morte da tanto annunciata è sempre fino all’ultima ora fuggita piange il tuo cuore ancora batte il suo non più Ora si è fermato ai piedi ancora le ciabatte negli occhi lo stesso dolore Renato Non ci credo ancora continua a guardarlo che mi carezza sul suo capo e sotto viso non servono a nulla non riportarlo Serra negli occhi nel definitivo di riposo strette le mani nelle mani scendiamo le scale piano non vediamo senza di lui il domani quei visi sconosciuti intorno solo il ricordo lo zio pensano fermo davanti alla bara il Panama stretto nella mano in silenzio cosa rara in quel silenzio pieno di parole scuote leggermente la testa unico segno della sua vecchiaia si toglie gli occhiali lui ha dato una casa bambino penserà gli scherzi Crudeli al suo nome gridato nel buio e sussurra “Addio Rosolino!”

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