Il Paese Azzurro

In un paese senza nome, una volta verde e pulito, ora sporco e abbandonato, gli uomini vivono alla giornata, pensando solo a lavorare e guadagnare. Le coppie non si sposano più, non nascono bambini per molti anni. I bambini che stanno crescendo sono infelici, gridano, sono aggressivi. Improvvisamente nascono nel paese nove bambini diversi, hanno tutti gli occhi azzurri, sorridono, sono felici, hanno poteri straordinari e trasformano i loro genitori. Le nove coppie si sposano e si legano in un’amicizia profonda, riscoprendo i valori della solidarietà, generosità, umiltà e determinazione.
Il paese è governato illegalmente da un sindaco corrotto, asservito ai costruttori, potenti padroni del luogo che hanno costruito una città dormitorio, senza servizi e senza fognature.
I protagonisti decidono di cambiare le sorti del paese dove vivono e sono nati e mostrano un progetto di risanamento ambientale al sindaco, il quale fugge terrorizzato e si rifiuta di incontrarli ancora. Ci penseranno i bambini azzurri a convincerlo con le loro capacità straordinarie.
I costruttori distruggono la casa della coppia leader che é imprigionata. Il parroco del paese con i nove bambini e grazie alle loro capacità straordinarie riesce a scoprire il luogo, dove sono trattenuti e a liberarli. Le nove coppie con i bambini azzurri trovano un podere abbandonato e nascosto da alti alberi, vicino al paese, dove si stabiliscono e riportano la terra alla fioritura.
Tutto sembra filare liscio fino a che una mattina le ruspe entrano nel podere, di proprietà di un cattivo costruttore, per abbattere i casolari e iniziare la costruzione di tante nuove case da vendere.
Arriva dal cielo provvidenziale una pioggia azzurra che copre ogni cosa e fa sparire tutte le macchine a motore. Nel paese torna la tranquillità, l’aria pulita. I cattivi amministratori sono costretti alla fuga. I nostri protagonisti occupano il loro posto e fanno di quel paese un modello per tutta la nazione. La terra coperta dalla pioggia azzurra elimina motori ritorna a essere il giardino dell’eden.